Un plebiscito per la squadra del centenario

TERAMO – Non c’è dubbio. La formazione migliore che il Teramo calcio in 100 anni potesse schierare: Zanoni, Palandrani, Facci, De Berardinis, Esposito, Ercoli, Lanciaprima, Colangelo, Tarallo, Iaconi, Pulitelli, con in panchina Giorgio Rumignani. I puristi del calcio avrebbero da che discutere ma il web e i lettori del quotidiano La Città hanno deciso così, forse anche per il sostegno che questa formazione ha ricevuto dai teramani, per la loro forte componente (9 su 11 sono giocatori locaii). Dino Lanciaprima, ala destra, è stato il più votato sia su internet che sul giornale e ha superato le 5mila preferenze. La serata di gala in piazza Martiri, che ha sancito la riuscita della manifestazione, ha chiuso i festeggiamenti del centenario con una buona presenza di pubblico e tanto di curva del tifo ultrà. Sul palco si sono alternati i protagonisti di tre generazioni, tutti calciatori che hanno lasciato il segno nella città e nella sua squadra. Dall’intervento registrato di "don" Vincenzo Diodati, l’indimenticabile ala destra del Teramo degli anni ’70, di quella squadra «che non riusciva a perdere», oggi sacerdote a Lamezia Terme, al regalo all’instancabile tifosa Lucia Pedicone (nella foto), la 90enne "Ciatt", attorniata dai ‘suoi’ pupilli, la squadra del 1974-75, la serata si è snodata fluida con il tributo a due personaggi che hanno marchiato a fuoco lo scorrere degli anni sul prato verde del Comunale: Francesco ‘Ciccillo’ Esposito e Giancarlo ‘Puligol’ Pulitelli, il bomber. Il primo per le sue presenze, 313, in maglia biancorossa, il secondo per i gol, 61. Ma la premiazione del gol più bello dei 100 anni della storia teramana ha riportato la mente dei teramani a un dolce ricordo, di una splendida persona che non c’è più, ma che nella sua carriera ha regalato momenti di rara classe: Stefano Chiodi. La moglie e il figlio del centravanti del “Teramo delle meraviglie" che seminò mezza difesa del Pisa, nel 1975, e saltò il portiere con un delizioso pallonetto dopo una cavalcata di oltre 70 metri, scomparso nel 2009 ad appena 52 anni, hanno ricevuto la maglia del centenario.